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Il rispetto come opportunità d'oro

Per la giornata mondiale dell'Obesità un estratto da un capitolo che ho scritto per il "Master di I Livello in Trattamento Integrato Multidisciplinare dei Disturbi dell’Alimentazione e della Nutrizione, Fondazione Universitaria Iberoamericana (FUNIBER)", sulla comunicazione con la persona affetta da obesità.

L’obesità è qualcosa che va oltre al mangiare tanto e muoversi poco.


La persona deve essere accolta e guardata a 360 gradi e il suo peso, non trattato con rimprovero, ma con la curiosità di capire cosa ci sta dicendo di chi abbiamo di fronte.


È necessario essere chiari e realistici condividendo le sofferenze e difficoltà che la persona ci porta.


Avere chiarezza della complessità dell’obesità, dei nostri atteggiamenti, e di cosa può vivere la persona affetta da questa condizione aiuta a comprendere meglio, e a volte anche anticipare, i suoi bisogni e difficoltà.


Il curante deve avere tatto e stare attento al linguaggio del suo corpo, tono di voce, espressioni facciali, termini usati, trasformare la frustrazione ( che può provare chi lavora nel campo dell’obesità e Disturbi del Comportamento Alimentare) in una condivisione costruttiva e … pensare sempre prima di parlare.


Bisogna avere cura e compassione per questi pazienti spesso retrocessi a persone pigre, e golose, invece che affette da una malattia complessa, cronica e invalidante.


Per cura si intende che bisogna avere interesse e preoccuparsi per questi pazienti.


Bisogna volere loro bene.


Spesso si chiede a chi lavora con la sofferenza degli altri come fa a staccarsi emotivamente.


Antonella Ivaldi, in un recentissimo libro sul trattamento dei sintomi dissociativi, risponde che non può esserci distacco emotivo visto che sono proprio le nostre emozioni a orientarci all’altro.


Compassione infatti significa partecipare alla sofferenza dell'altro facendolo sentire capito e non colpevolizzato.


Fare questo non lenisce subito il dolore, ma può essere una carezza per aumentare la fiducia nella possibilità di cambiare.
Stunkard (1993) ha sintetizzato in modo semplice e umano quello che ogni curante dovrebbe tenere a mente nella cura del paziente con obesità e che è la perfetta sintesi di quanto ho cercato di trasmettere in questo capitolo:

Noi medici abbiamo un’opportunità d’oro. Abbiamo raramente l’opportunità di guarire le malattie croniche. Abbiamo però l’opportunità di trattare il paziente con rispetto. Questo potrebbe essere il più grande dono che un dottore può dare al paziente con obesità.

Albert Stunkard From “Talking with Patients,” Obesity: Theory and Therapy. New York: Raven Press, 1993.

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